La Franciacorta e i suoi Vini

Produzione e vendita di Spumanti Franciacorta Docg e Vini Curtefranca Doc

2001

La Franciacorta è una zona collinare situata tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo.

È una delle due zone italiane a vocazione spumantistica. La produzione e commercializzazione di bollicine è andata assumendo un’importanza sempre maggiore negli anni arrivando ad acquisire la denominazione DOCG.

Il nome “Franciacorta” è pertanto diventato ultimamente sinonimo di vino spumante DOCG prodotto nei numerosi vigneti della zona e conosciuto in tutto il mondo per l’altissima qualità raggiunta.

In questa zona vengono prodotti anche dei vini DOC ovvero vini fermi che dal luglio 2008, con la pubblicazione dei nuovi disciplinari, hanno abbandonato la denominazione di “Terre di Franciacorta DOC” acquisendo quella di “Curtefranca DOC”.

Origine del Nome

L’origine del termine Franciacorta deriva da “curtes francae”, cioè quelle piccole comunità di monaci benedettini insediate nell’Alto Medioevo in zona collinare vicino al Lago d’Iseo che erano esentate dal pagamento dei dazi, ai Signori e al vescovo, per il trasporto ed il commercio delle loro merci in altri Stati o possedimenti, poiché i frati erano dediti alla bonifica dei territori assegnati e istruivano i contadini alla coltivazione dei campi. Infatti le “curtes” erano i principali centri di commercio dell’epoca.

Viticultura Moderna

Pur vantando una lunga storia, il nuovo corso della vitivinicoltura della Franciacorta inizia a tutti gli effetti al principio degli anni ’60 con la nascita delle prime cantine. Sul finire degli anni Settanta l’enologia italiana visse una fase di grande fermento e in Franciacorta diversi imprenditori investirono e puntarono sulla coltivazione della vigna. Da lì la crescita è stata rapidissima fino ad arrivare all’odierna Franciacorta, considerata da molti l’unica area italiana di produzione di bollicine che ha raggiunto livelli tranquillamente paragonabili a quelli della Champagne francese.

Vini Franciacorta

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Ome e la sua Storia

Il paese si estende su di una superficie di 9,91 Kmq ed è situato a 231 metri di altitudine slm. E’ posto a 15 Km da Brescia, in Franciacorta, nella conca delimitata dai Comuni di Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Gussago, Polaveno e Brione.
Le origini sono pre-romane, ma rimangono soltanto indizi degli insediamenti tardo-romani. Il toponimo deriverebbe da Home o Hometum, un termine germanico che significa “casa di pietra”, qui diffusa, quando altrove prevalevano le abitazioni in legno.

Il nome trova quindi la sua origine nella lingua parlata delle popolazioni celtiche giunte in Franciacorta.

Ome, circondato da monti boscosi e colli con vigneti e oliveti delimitanti un’ampia conca attraversata dai torrenti Gandovere e Martignago, è diviso in contrade, case sparse, con toponimi anche preistorici come Fus, Nas, Ertina, Valle, Martignago, Borbone. Varie contrade del paese hanno conservato un pittoresco aspetto medioevale. Ome e le sue contrade sono ricordati in numerosi documenti al monastero Cluniacense di San Nicola di Rodengo a partire dal secolo XII.

In località Valle, attraversata da una strada molto antica che collegava la Franciacorta con la Valtrompia, sono visibili elementi architettonici medievali e affreschi sulle pareti delle case, raffiguranti santi protettori dei viandanti.
Così pure nelle contrade di Martignago e Cerezzata ci sono abitazioni in pietra a vista di chiaro impatto medievale e l’antica sede del Torcolo.
In località “Grotta” è funzionante il Maglio Averoldi, ora di proprietà comunale, antico e importante cimelio dell’artigianato (detto anche dei “brusafer”) che creava strumenti di lavoro, arredi, sculture dal ferro rovente. Interessanti alcuni palazzi del 500 – 800 con porticati e logge.

Di rilevante interesse artistico e culturale sono anche la Chiesa Parrocchiale dedicata a S.Stefano, il Santuario della Madonna dell’Avello, la Chiesa di S.Michele, la Chiesa di S.Lorenzo, la Chiesa di S.Antonio e la chiesa del Pianello.

La chiesa Parrocchiale dedicata a Santo Stefano è lo sviluppo secentesco di una chiesa romanica più piccola di un’altra chiesa del 400. Al suo interno importanti opere d’arte di A. Fantoni: l’organo, l’altare della Scola del Santisimo e le cantorie (1734); il presbiterio con l’altare maggiore nati dalla collaborazione tra A. Fantoni e Baroncini.
In località Cerezzata sorge il quattrocentesco Santuario della Madonna dell’Avello con importanti affreschi del primo 500.

In località S. Michele la chiesa omonima le cui origini si rifanno alla presenza longobarda.
Nella contrada Valle sorge la chiesa Diaconale di San Lorenzo a testimonianza di un importante punto di incontro tra la Valle di Ome e la Valle Trompia e Val Camonica.

Nella contrada Borbone troviamo un borgo storico con un affresco risalente alla famiglia dei Borboni.

Non mancano i luoghi verdi per poter vivere ancor di più la natura, di particolare interesse naturalistico sono l’Orto botanico delle Conifere coltivate, situato nella valle del Fus e il Parco delle Querce situato in località Maglio.

Etico è il Riciclo!

La quercia da sughero per Amorim è la risorsa più preziosa. La salvaguardia di questa pianta e delle sue foreste è da sempre al centro dell’attività del gruppo. Da qui nasce tutta la sua attenzione per l’ecosostenibilità e l’impegno a favore di scelte aziendali etiche e responsabili dal punto di vista ambientale come riciclare il sughero già usato e trasformarlo nuovamente in materia prima, condividere i benefici di questa operazione con l’ambiente e con chi ne ha bisogno, tutelare le foreste da sughero insieme al loro ruolo di barriera contra la desertificazione sociale ed ambientale.

Amorim ha ideato un apposito box contenitore per i tappi in sughero usati, distribuito in numerosi punti strategici grazie alla collaborazione di diverse associazion onlus, le quali sono impegnate in prima linea nella raccolta e che saranno le prime a beneficiare del ricavato della vendita.
Si tratta di realtà attive al fianco delle persone disabili o malate come “Fondazione Oltre Il Labirinto Onlus” e “Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot onlus”, o impegnate per la tutela dell’ambiente come “A braccia aperte onlus” e ben radicate sul territorio.

Tutti i soggetti coinvolti nel progetto “etico” raccoglieranno e consegneranno periodicamente i tappi in sughero ad Amorin, continuando ad alimentare il circolo virtuoso di solidarietà ed ecosostenibilità che è già ben avviato e che rappresenterà un ulteriore tassello nell’impegno di Amorim Cork Italia per la salvaguardia del pianeta. Amorim è da sempre all’avanguardia nella ricerca di nuove strade per il riciclo di questa preziosa materia prima: nel 2008 è stata la prima azienda al mondo ad inaugurare in Portogallo uno stabilimento dper il riciclo dei tappi in sughero.
Per chiudere il cerchio “etico” avviato con la raccolta dei tappi usati, il sughero raccolto grazie al box etico sarà destinato a diventare nuovamente preziosa materia prima in innumerevoli applicazioni che spaziano dalla bioedilizia alla meccanica aerospaziale, dal design all’architettura e all’abbigliamento, fino a tornare ancora una volta ad ooperare al fianco della natura nella produzione di materiali assorbenti destinati al recupero di liquidi inquinanti dispersi nell’ambiente.

Le applicazioni del sughero riciclato:

  • Bioedilizia
  • Design d’arredamento
  • Componenti automobilistici
  • Aeronautica